VELOMODENA

ANNO DI AVVIO: 2021

ANNO DI CONCLUSIONE: ANCORA ATTIVO

Nell’autunno 2021 è partito sul territorio modenese un nuovo progetto che abbiamo chiamato VeloModena 2.0: è il più recente dei progetti di welfare di comunità che Amazzonia Sviluppo sta realizzando e sostenendo in Italia, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna e monitorato dal Centro Servizi per il Volontariato.  Il progetto è nato come naturale sviluppo di un altro progetto realizzato da Amazzonia Sviluppo nel 2019-2020, anch’esso cofinanziato dalla Regione, che si rivolgeva ai giovani che avevano terminato o abbandonato il percorso degli studi e non avevano ancora trovato occupazione.  A loro il progetto offriva un corso di formazione professionale nel campo della meccanica per biciclette e della elettrotecnica applicata alle bici elettriche a pedalata assistita. Insieme a questo obiettivo principale il progetto ha offerto anche un corso di base sulla informatica e digitalizzazione, uno di integrazione linguistica per i giovani stranieri e infine un accompagnamento alla stesura del curriculum da presentare alle aziende e un insegnamento delle modalità adeguate di presentazione.

 

Nell’ambito di quella esperienza, grazie ad un ingegnere volontario, nostro amico, abbiamo avuto l’occasione di apprendere dati e problematiche molto interessanti che riguardano le batterie elettriche sia sul piano economico che su quello ambientale.  Da queste conoscenze inaspettate, è nato il progetto attuale, VeloModena 2.0, molto più articolato, che ha come focus principale il recupero delle batterie dismesse dei notebook e di alcuni elettrodomestici o utensili professionali e il loro ricondizionamento e riutilizzo per la composizione di batterie per le bici a pedalata assistita e la progettazione di un modello di cargo-bike per la mobilità interna e la logistica di aziende che hanno siti industriali estesi.

 

Il progetto vede impegnata una ampia rete di associazioni modenesi del Terzo Settore, di cui Amazzonia Sviluppo è capofila, e di soggetti del territorio regionale: tra essi la cooperativa sociale Il Nazareno, che occupa disabili, il Carcere di Modena, la scuola di formazione professionale della Città dei Ragazzi, l’Istituto di Istruzione superiore Gadda, di Fornovo sul Taro, la Facoltà di Ingegneria di Unimore e Hera.

 

Ogni partner e ogni soggetto della rete apporta al progetto un proprio contributo specifico in termini di conoscenze, esperienza ed attività:

  • La Facoltà di Ingegneria cura lo studio di sostenibilità economica del processo di recupero e riutilizzo delle batterie dismesse, e della eventuale nascita di una piccola start up nel settore, nonché gli aspetti inerenti la sicurezza
  • L’istituto di istruzione Gadda cura la progettazione di un nuovo telaio per cargo bike e di un contenitore innovativo per il pacco batterie che faciliti la sostituzione di elementi che con il tempo giungono a fine vita
  • Il centro di formazione professionale della Città dei Ragazzi partecipa con una classe di alunni all’assemblaggio di tre prototipi di cargo bike da offrire alle aziende
  • La Fiab di Modena insieme alla associazione Skirace di Parma con il supporto della Uisp di Modena curerà la formazione di volontari per l’accompagnamento in tandem di disabili, l’organizzazione di un servizio di consegna di alimenti al domicilio di anziani soci di gruppi di acquisto solidali effettuato in tandem da disabili insieme a volontari, e infine l’organizzazione di escursioni in bici su percorsi sicuri con i disabili
  • L’associazione Carcere e Città, con la collaborazione della cooperativa sociale Il Germoglio di Ferrara curerà il recupero delle camere d’aria forate delle bici, che i meccanici non riparano più perché è più semplice e rapida la sostituzione, con il risultato che sta aumentando la massa di materiale fortemente inquinante che viene inoltrato allo smaltimento
  • L’associazione Civibox svolgerà per gli ospiti del carcere un corso di introduzione alla informatica di base e alla digitalizzazione
  • La cooperativa sociale Il Nazareno cura il recupero delle batterie dismesse e la formazione di pacchi batterie per le e-bike
  • Hera sta predisponendo un protocollo di collaborazione per curare anche sul piano legale tutto il processo relativo al recupero delle batterie
  • Amazzonia Sviluppo, che ha costituito la rete di partner e ha elaborato la proposta progettuale presentata alla Regione, fornisce attraverso propri volontari, Zironi e Bonatti, la formazione nel campo elettrotecnico e meccanico, oltre al coordinamento e cofinanziamento dell’intero progetto.

 

Sottolineiamo che il progetto assume una spiccata valenza sociale e ambientale sia per i soggetti che coinvolge (disabili, detenuti, studenti), sia per il riutilizzo di elementi ancora efficienti, altrimenti destinati precocemente allo smaltimento, con una azione virtuosa che riduce l’inquinamento.

 

Le varie attività sono attualmente in corso, rendiconteremo i risultati raggiunti al termine del progetto, previsto entro la fine del 2022.