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Come saprete, la situazione in Brasile non è buona.
Sono quasi due mesi che non si scende sotto i mille morti al giorno per Covid-19, e in questo momento siamo il paese più colpito al mondo. La situazione però non è la stessa ovunque. I totali rimangono alti perché l’epidemia di sta allargando a sud e a ovest, ma nelle aree che all’inizio erano più critiche l’impatto sta calando. Nel suo momento peggiore, lo stato di Amazonas registrava quasi 70 morti al giorno, ora siamo a meno di 10 e i reparti di rianimazione dedicati al Covid sono occupate per meno della metà.
Come vi raccontavamo nella scorsa newsletter, il 23 marzo abbiamo chiuso la scuola, continuando ad ospitare quei ragazzi che, per distanza o situazione familiare, sarebbero stati meno protetti a casa. Vedendo il miglioramento della situazione abbiamo deciso di riaprire perché almeno i ragazzi del terzo anno potessero finire e prendere il diploma. Abbiamo quindi chiamato tutte le famiglie per scoprire se i ragazzi o qualcuno dei loro familiari si fosse ammalato o avesse avuto sintomi in questo periodo. Per fortuna nessuno di loro ha mostrato segni di infezione e il primo luglio sono riprese le lezioni.
Qualche giorno fa lo Stato ha poi decretato che le scuole private possono riprendere le attività. Gli uffici statali ci hanno passato tutte le indicazioni sanitarie e quindi ci stiamo preparando a ricevere anche gli studenti del primo e secondo anno, sia in termini di materiali che come ambienti e modalità operative.
Non siamo ancora riusciti a sbloccare il pagamento degli affitti, ma siamo riusciti a sopportare i costi grazie alle produzioni agricole (è finalmente partita la produzione di banane e riusciamo a venderle tutte) e ai finanziatori dei progetti in corso (AVSI e AVAID) che si sono dimostrati estremamente flessibili. Abbiamo avuto poi alcune graditissime sorprese: il The Solidarity Charitable Trust, che ci aveva aiutato nel 2018 a montare la coltivazione in serra, ha finanziato l’acquisto dei macchinari e l’espansione del bananeto, la ONG italiana Save the Planet ha mandato un contributo inaspettato, così come dei donatori individuali dagli Stati Uniti, attraverso AVSI-USA
Questa settimana avremo un contatto con CNH (la vecchia IVECO della FIAT), per capire se la Scuola può ricevere qualche sostegno da parte dei loro programmi sociali. Qui in Brasile, anche per incentivi fiscali, praticamente tutte le aziende hanno progetti di questo tipo. Se conoscete qualche impresa italiana presente anche qui e potete metterci in contatto sarebbe veramente utilissimo.
Per finire, la scorsa settimana il vento ha scoperchiato un magazzino e alcune serre, e il gruppo elettrogeno si è rotto… non c’è rischio di annoiarsi 🙂
Come sempre se voleste aiutare, o sapeste chi potrebbe, potete farlo online attraverso l’Associazione Gonzalo ONLUS (associazionegonzalo.org), che ha in piedi un progetto di sostegno ordinario alla Scuola e che vi fornirà la ricevuta necessaria per la deduzione/detrazione fiscale.
Grazie mille dell’affetto e dell’attenzione.
Abraços!
Celso e Darlete
Manaus 28.07.2020
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